La relazione con le nuove tecnologie e l’insurtech è oggi fondamentale per gli operatori del settore sicurezza sottoposto a una forte evoluzione tecnica e culturale. Un esempio di questo cambiamento è dato dalla scatola nera: un dispositivo che registra velocità, accelerazioni, stile di guida e tutti i dati relativi a quanto accaduto subito prima e immediatamente dopo un incidente stradale, che ha ridotto i costi delle assicurazioni e dato una serie di vantaggi provenienti dai dati da esse raccolti.
L’installazione risulterà obbligatoria a partire da maggio 2022 per le nuove auto, mentre dal 2024 l’obbligo sussisterà anche per i modelli esistenti. Lo scopo è quello di individuare più precisamente le responsabilità in materia di incidenti, anche tramite la ricostruzione di quanto avvenuto (velocità di marcia, accelerazione, impatto), ma le potenzialità che derivano dall’uso dei dati immagazzinati e divulgati dalle auto connesse sono tantissimi: i dati abilitano servizi di varia natura e possono interessare più soggetti cambiando non solo lo scenario della sicurezza stradale ma della mobilità in generale.
Quale futuro si prospetta? Un futuro in cui il dato di sicurezza stradale sarà sempre più parte di un ecosistema integrato. I gestori delle infrastrutture, per esempio, potranno contare su dati aggiornati rilevati sul campo per capire lo stato di usura delle strade; la pubblica amministrazione locale e centrale potrà definire con numeri certi dove e perché sia necessario costruire nuove opere in base alla necessità reale e al traffico.
All’interno di questo nuovo paradigma siamo certi che l’intervento dei privati anche in termini di opportunità di innovazione sarà sempre più determinante.